Sapere quali sono gli alimenti che condizionano il normale comportamento alimentare del cane ci permette di appurare se è presente un’anomalia nell’assunzione del cibo e a cosa è dovuta: se è legata all’animale, come in caso di malattie, se dipende dall’alimento stesso o se è dovuta a fattori ambientali.
Al cane non interessa l’aspetto dell’alimento, nella scelta interviene maggiormente l’olfatto e lo possiamo verificare quando annusa la ciotola prima di mangiare. Il senso dell’olfatto è particolarmente sviluppato ed è circa mille volte più sensibile dell’essere umano. Ciò fa comprendere come, nella scelta alimentare, questo senso assuma un valore preponderante rispetto agli altri. Perciò è facile capire che un’occlusione alle cavità nasali, dovuta ad esempio ad un’infiammazione, potrà determinare una diminuzione dell’ingestione del cibo.
Il cane mastica molto poco e mentre deglutisce non respira. Per questo motivo quando il cibo si trova nella bocca, viene deglutito immediatamente, dando pochissima possibilità al senso del gusto di fare il suo lavoro. Inoltre, essendo un animale che viveva e vive in gruppo, mantiene l’abitudine di divorare rapidamente tutto, prima che lo faccia qualche altro appartenente al gruppo.
Il cane preferisce una razione ad alto contenuto proteico rispetto a una priva di carne, anche se la gradevolezza del sapore per il palato non è tutto. A una dieta con cibo secco preferisce sicuramente un cibo umido o semi umido. Anche la temperatura del cibo è importante, preferiscono un cibo tiepido rispetto ad uno freddo.
Sulla digestione: il cane digerisce in modo differente da un essere umano, in termini sia di durata che di attività. La sua digestione è più lunga e dura in media tra le nove e le dieci ore. La saliva del cane contiene pochissima ptialina, l’enzima adibito alla trasformazione degli amidi; per questo motivo la digestione dei carboidrati è molto più lenta. Invece, la digestione delle proteine è resa molto più facile dalle elevate quantità di acido cloridrico prodotto dallo stomaco.